Il Papa chiede a Díaz Ayuso di pensare al popolo “prima delle ideologie”

Nella sua strategia per ottenere un profilo internazionale, la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, ha incontrato questa mattina al Palazzo Apostolico del Vaticano con Papa Francesco. All’incontro, in occasione del 400° anniversario della canonizzazione di San Isidro, erano presenti anche il sindaco della capitale, José Luis Martínez-Almeida, il delegato del governo, Mercedes González, e il cardinale Carlos Osoro, arcivescovo di Madrid. La conversazione è durata mezz’ora. Díaz Ayuso ha assicurato di non aver parlato con il Papa di politica, ma ha parlato della necessità di integrare tutte le persone al di là delle ideologie, posizione con la quale si è detto “pienamente d’accordo”. Vestita di nero rigoroso, ha sottolineato che il pubblico ha costituito “un momento indimenticabile” che sperava fosse trasmesso a “tutta la gente di Madrid, ma soprattutto alle persone vulnerabili e a coloro che stanno attraversando momenti difficili, per i quali la figura di Sua Santità è così importante”. Ha anche sottolineato che Jorge Mario Bergoglio ha esortato i membri della delegazione di Madrid a “smetterla di parlare tanto del passato e delle guerre”, cosa con cui “non posso essere più d’accordo”. Nella sua apparizione davanti ai media, la presidente della Comunità di Madrid è rimasta sconvolta quando le sono state ricordate le critiche che aveva rivolto al Papa nel 2021 dopo che si era lamentato degli abusi commessi dalla Chiesa cattolica durante la colonizzazione spagnola dell’America. Ha risposto che “ovviamente no” avevano discusso la questione in udienza, sottolineando invece l’importanza di “imparare dai vostri consigli e raccomandazioni, che prendiamo molto sul serio”. Tra questi, ha sottolineato che è necessario “pensare al popolo prima delle ideologie” e governare “in base a principi, valori e modi di vedere la vita”, ma non seguendo ideologie che “dividono” le persone. “Ci ha chiesto l’unità, che non è uniformità, cosa di cui terremo conto”. Interpellata sui recenti messaggi ai deputati dell’Assemblea di Madrid in cui affermava che la sinistra doveva essere “uccisa”, si è difesa assicurando che si è trattato di un colloquio privato con una persona di cui si fidava, come quella che ha qualsiasi altra persona persona. Ha anche assicurato di non aver discusso con il Papa della situazione della Valle dei Caduti, da dove nel 2019 sono state riesumate le spoglie di Franco, anche se ha colto l’occasione per annunciare che il suo Governo approverà una legge regionale per “tutelare i simboli religiosi di tutte le chiese». Oltre a realizzare la tanto attesa foto con il Pontefice in un anno elettorale, Díaz Ayuso ha dato segnali nell’ambiente vaticano che la sua popolarità valica i confini. Mentre parlava ai media in Piazza Pio XII, la spianata davanti a Piazza San Pietro in Vaticano, un folto gruppo di turisti spagnoli si è radunato intorno a lei per salutarla. Finito di trattare con i giornalisti, la presidente della Comunità di Madrid non ha smesso di salutare, abbracciare e scattare foto con i pellegrini del nostro Paese, in un’atmosfera quasi da comizio elettorale. “Non cambiare mai, vai avanti”, le ha detto una signora, felice di aver incontrato Díaz Ayuso durante il suo viaggio a Roma.

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