La tratta e lo sfruttamento sessuale fanno 46 vittime nella regione di Murcia

La prostituzione, sebbene clandestina, continua a muovere denaro ogni giorno nella Regione di Murcia, facendosi strada negli appartamenti, nelle zone industriali, lungo le strade… Un business nascosto che ogni giorno funge da perfetto nascondiglio per alcuni abusi. frequente. Il Corpo e le Forze di Sicurezza dello Stato sono riuscite lo scorso anno a soccorrere 46 vittime di tratta e sfruttamento sessuale nella Comunità, secondo gli ultimi dati che il Ministero dell’Interno ha messo sul tavolo. Negli ultimi cinque anni, nella Comunità, sono 162 le donne liberate dalle grinfie di queste reti. La Regione di Murcia è, insieme all’Andalusia, a Madrid e alla Comunità Valenciana, una delle regioni dove lo scorso anno sono stati scoperti il ​​maggior numero di casi di tratta sessuale -18 vittime, tre in più rispetto all’anno precedente-. Il Corpo e le Forze di Sicurezza dello Stato hanno dispiegato 26 ispezioni nella comunità – una cifra leggermente inferiore rispetto all’anno precedente – e hanno rilevato quasi un centinaio di persone a rischio.

Il Corpo e le Forze di Sicurezza dello Stato rilevano quasi un centinaio di persone a rischio di sfruttamento sessuale

Queste non sono, tuttavia, le uniche cifre che il retroscena del business del sesso fa emergere. Secondo il bilancio offerto dal Ministero, altre 28 persone – in stragrande maggioranza donne – sono state rilasciate lo scorso anno nella Regione dello sfruttamento sessuale di cui erano vittime. Il dato ha rappresentato un notevole aumento rispetto all’anno precedente, in cui è stata rilevata una sola vittima di questo tipo di sfruttamento. La battaglia del Corpo e delle Forze di Sicurezza dello Stato contro questa attività ha portato all’arresto di 24 persone per presunti reati di tratta e sfruttamento sessuale. Negli ultimi cinque anni ci sono stati 83 arresti per sfruttamento sessuale e 25 per sfruttamento sessuale. Nelle grinfie della mafia

Circondo le mafie

Lo sfruttamento sessuale non è però l’unico obiettivo delle mafie. La Regione ha raddoppiato, negli ultimi anni, la sua battaglia contro la tratta e lo sfruttamento del lavoro. Solo l’anno scorso, la Polizia di Stato e la Guardia Civile hanno effettuato in Regione 185 ispezioni in aziende, capannoni industriali, aziende agricole… e hanno verificato la situazione di 689 lavoratori, quasi il doppio di un anno prima. A seguito di questa vigilanza speciale, 81 vittime di tratta e sfruttamento lavorativo sono state rilasciate e 38 persone sono state arrestate per questi abusi nella fossa. Il bilancio degli ultimi cinque anni colloca la Regione tra le comunità più colpite da questo sfruttamento lavorativo, con la rilevazione di ben 329 lavoratori che sono stati sottoposti a condizioni abusive. A livello nazionale, lo scorso anno la Polizia Nazionale e la Guardia Civil hanno rilasciato 1.180 vittime di reti di tratta e sfruttamento sessuale o lavorativo, tra cui 26 minori. Questo bilancio è il risultato di 304 operazioni, che hanno portato all’arresto di 693 persone e allo smantellamento di 78 organizzazioni e gruppi criminali. Inoltre, sono stati effettuati oltre 7.600 controlli amministrativi presso locali dediti alla prostituzione e luoghi di lavoro. L’interno ha chiuso anche le mafie che costringono altre persone a delinquere oa mendicare e costringono molte ragazze a matrimoni forzati. Questa lotta, però, non ha lasciato alcuna prestazione in Regione.

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