Il Barça recupera le sensazioni prima dell’intervallo

Lewandowski festeggia il primo dei suoi due gol contro l’Elche. / albert gea / migrationGiorno 6

Gli uomini di Xavi sono i leader provvisori dopo aver battuto 3-0 l’Elche con una doppietta di Lewandowski e un gol di Memphis

Il Barcellona ha ottenuto un rilassante trionfo contro l’Elche al Camp Nou per dimenticare la sconfitta contro il Bayern. La squadra guidata da Xavi ha battuto comodamente l’Elche per 3-0 in una partita segnata dall’espulsione anticipata di Gonzalo Verdú e dal successo in rete, ancora una volta, di Robert Lewandowski. Il polacco ha firmato una doppietta che, insieme al gol di Memphis Depay, ha fatto la differenza in una squadra che è già leader in attesa di quello che succederà nel derby di Madrid e che va alla pausa della Nazionale con buone sensazioni. Volendo vendetta. Così è andato il Barcellona al Camp Nou. Il Bayern ha aperto una ferita che doveva essere chiusa prima della pausa in Nazionale e questo lo sapeva Xavi, che faceva le rotazioni sì, ma giuste. L’allenatore del Tarrasa ha sistemato un undici con Koundé sulla fascia destra, Frenkie de Jong come perno, con Kessié all’interno e con Memphis sulla fascia al posto di Raphina. Erano quelle le novità di una squadra che non innovava nello stile e che usciva dal primo minuto con il richiamo della tromba come modus operandi per scoraggiare un rivale arrivato al feudo del culé con molti dubbi. Quei dubbi divennero presto certezze per Elche. Gli uomini di Francisco, che hanno iniziato il duello con cinque difensori, sono rimasti con un giocatore in meno dopo tredici minuti a causa dell’espulsione di Gonzalo Verdú e lì è stato terminato il copione di una partita che si è trasformata in molestie e demolizioni. Il Barça si capovolge, allarga il campo al Camp Nou e genera innumerevoli occasioni che trovano il premio nell’ultimo tratto del primo tempo con due giocate che vedono protagonista Balde. Il giovane esterno era una minaccia permanente e ha aperto il barattolo con due assist che il miglior Jordi Alba avrebbe firmato. Nella prima a vincere è stato Robert Lewandowski, che ha spinto la palla a porta vuota, e nella seconda è stato Memphis Depay che, con un mezzo giro di futsal, ha calato il sipario su un primo atto in cui tovaglia e posate erano mettere su. Mancava l’abbuffata.

3 Barcellona
Ter Stegen, Koundé, Araujo, Eric García (Bellerín, min. 60), Balde, Kessié (Gavi, min. 46), De Jong, Pedri, Dembélé (Raphinha, min. 59), Lewandowski (Ferran Torres, min. 72 ) e Menfi (Ansu Fati, min. 59).
0 Elche
Edgar Badia, Palacios, Verdú, Bigas (González, min. 77), Clerc, John, Raúl Guti (Mercau, min. 53), Gumbau, Tete Morente (Ponce, min. 68), Lucas Boyé (Josan, min. 68 ) e Fidel (Quina, min. 53) Gol: 1-0: min. 34, Lewandowski. 2-0: min. 41, Menfi. 3-0: min. 48, Lewandowski. Arbitro: Muñiz Ruiz (Comitato Galiziano). Ha ammonito Kessié, Pedro Bigas, Mercau, Ferran Torres ed espulso Gonzalo Verdú e Francisco. Incidenti: Partita di Prima Divisione della sesta giornata giocata al Camp Nou davanti a 85.073 spettatori. E così potrebbe essere dopo la ripresa. Xavi ha portato Gavi per Kessié, che per due volte è andato vicino all’espulsione, ei catalani hanno messo un’altra spinta per completare la festa. Nella prima azione Dembélé mette palla in area e la respinta cade sul solito, su quell’attaccante che ha una calamita ogni volta che si avvicina alla porta avversaria. Lewandowski ha eseguito il terzo con la solita semplicità, l’ottavo nel suo conto privato in Lega, un gol che non avrebbe accontentato un Barça che voleva fare festa. Il Camp Nou voleva di più e Xavi quest’anno ha un guardaroba in più per cambiarsi l’abito. Il catalano ha presentato in un colpo solo Raphinha, Ansu Fati e Bellerin, un lusso e una rinnovata minaccia per una squadra di Elche incapace di contenere la spinta della rivale. A quel punto, il Barça si era completamente dimenticato della battuta d’arresto contro il Bayern e l’Elche aveva finito il gas. I culé continuavano a premere nel campo opposto, giocavano con le corsie lunghe e la presenza dei centrocampisti nell’area rivale era costante. Così sono arrivate le possibilità che potrebbero concludersi con una vittoria scandalosa. Lewandowski, Memphis, Ferran Torres, Ansu Fati o Araujo hanno tentato la fortuna ma a volte la mancanza di mira e in altre il successo di Édgar Badía hanno impedito il quarto sia per una squadra che è la leader in attesa del derby di Madrid e che va al riposo selezioni con buoni sentimenti.

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