Prima di approfondire la definizione di ritenuta d’acconto sui dividendi, dobbiamo spiegare cos’è un dividendo. UN dividendo È la parte degli utili che una società dà ai suoi azionisti come compenso all’investitore, cioè per ogni azione che un azionista possiede, avrà diritto al pagamento di un dividendo. Pertanto, un dividendo è il partecipazione agli utili che una società svolge tra i suoi azionisti. Ora, quando un azionista riceve un dividendo, a ritenzione fiscale stabilito dall’Agenzia delle Entrate, in questo caso il 19%. I dividendi, secondo quanto stabilito dal Tesoro, sono considerati proventi da capitali mobili, che sono tassati a conto economico sulla base imponibile del risparmio secondo le tabelle IRPF emesse annualmente.
Ritenuta del dividendo
Le aliquote che vengono pagate per i dividendi e per le plusvalenze nel 2021, dichiarazione che sarà presentata ad aprile 2022, sono: Da 0 a 6.000 euro si paga il 19% Da 6.000,01 e 50.000 euro si paga il 21%. Da 50.000,01 a 200.000 euro si paga il 23% Più di 200.000 euro si paga il 26%. la ritenzione nel 2021 è del 19% e le perdite da azioni, fondi di investimento, ecc., possono essere compensate con dividendi e interessi su conti o depositi. Questa compensazione è fino al 25%cioè se hai avuto perdite di 2.000 euro, puoi compensare 500 euro con dividendi o interessi ricevuti.
Ritenuta d’acconto sui dividendi
Il le ritenute fiscali sui dividendi sono obbligatorie, sebbene nel 2021 l’esenzione per doppia imposizione dei dividendi si applichi solo al 95% della remunerazione lorda percepita. Le società mercantili che hanno accettato di distribuire dividendi soggetti a ritenuta, la loro data di pagamento della ritenuta dipenderà dall’esecutività del dividendo. Ora, dobbiamo prendere in considerazione cosa succede se nel accordo di trattativa È stata stabilita la data di pagamento del dividendo, questa sarà quella che determinerà il momento del suo pagamento al Tesoro, ovvero se, ad esempio, l’accordo è stato stipulato nel mese di giugno, la società dovrà pagare le ritenute nel secondo trimestre dello stesso anno. Ma se nell’accordo di distribuzione non è specificata la data di pagamento del compenso, il dividendo sarà pagabile a partire dal giorno successivo all’accordo, ovvero se, ad esempio, l’accordo viene concluso il 30 giugno, dal 1° luglio i dividendi saranno essere esigibile e, pertanto, la società dovrà versare la ritenuta d’acconto nel terzo trimestre dello stesso anno.
Quali ritenute sui dividendi applichiamo in una distribuzione di utili?
In generale, il tasso applicato è del 19%, ma può essere applicato percentuali diverse a seconda che il partner sia una persona fisica o giuridica residente in Spagna o in un altro Paese. Quando il il partner è una persona fisica che risiede in Spagna, la società pratica la ritenuta alla fonte del 19%, ma se si tratta di persona fisica non residente in Spagna, deve essere trattenuta l’aliquota stabilita nella Convenzione contro le doppie imposizioni con il proprio Paese, nel caso in cui non ci sia accordo 19 % si applicherebbe anche. Infine, nel caso di società residente in Spagna o Unione Europea, nulla deve essere trattenuto, fermo restando che il socio ha diritto all’esenzione per doppia imposizione dei dividendi, altrimenti del 19% o quella prevista dalla convenzione per le società non residenti .
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