Il fratello del detenuto a Íllora. / EFE
Il parente ha criticato i litigi avvenuti nel comune, “con il sindaco in testa”, ai danni della sua famiglia dopo l’evento
PE Giovedì 18 agosto 2022, 17:36 Un fratello del 23enne detenuto per la morte violenta di un 19enne a Íllora, a Poniente de Granada, lunedì scorso, ha difeso questo giovedì l’innocenza del suo parente, in Pertanto, ha sostenuto, “quello che è successo è stato un incidente”. Lo ha indicato, in dichiarazioni ai media, alle porte del Tribunale di primo grado e dell’istruzione numero 1 di Loja, in cui giovedì mattina si è recato in tribunale suo fratello, dopo essersi arreso per questi fatti martedì scorso a mezzogiorno. A sua volta, ha evidenziato che suo fratello non ha precedenti penali, che è “pulito” e “ha solo una denuncia per un’auto parcheggiata male” che ha “portato” in quell’occasione. Quando se ne sono andati dopo i fatti, in cui la vittima, dopo una massiccia rissa nella zona dove si tenevano le feste patronali, è stata picchiata in una strada adiacente battendo la testa contro un marciapiede, il fratello «non sapeva che il ragazzo stava per morire”. Per questo familiare “non è normale che l’intero comune, sindaco in testa, acconsenta a tutto ciò che ha fatto alla mia famiglia”. Ha così fatto riferimento ai litigi compiuti da diversi gruppi di vicini, avvenuti lunedì notte, dopo una pacifica concentrazione, in cui sono state distrutte le case del suo ambiente familiare e sono state ribaltate le auto. Sono venuti a “rompere le case” con “i bambini piccoli tutti spaventati”, ha aggiunto il fratello riferendosi a questi eventi per i quali diversi gruppi hanno sporto denuncia.