CC OO e UGT si riuniranno davanti a San Esteban e annunceranno una grande manifestazione per chiedere 35 ore da giugno

Le due principali organizzazioni sindacali CC OO e UGT si sono spostate questo lunedì sulla scacchiera del negoziato per l’attuazione della giornata di 35 ore nell’Amministrazione della Regione di Murcia. Il nuovo passo consiste nell’attuazione di mobilitazioni per chiedere l’attuazione del nuovo orario settimanale dal prossimo giugno in tutto il pubblico impiego a fronte delle inadempienze che denunciano da parte della Giunta regionale in relazione al mancato concretizzazione dell’accordo preliminare che assicurano di aver raggiunto a marzo con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Luis Alberto Marín. Le proteste si svolgeranno da giovedì 12 aprile, davanti al Palazzo San Esteban, attraverso concentramenti che si ripeteranno lo stesso giorno ogni settimana, in concomitanza con la riunione del Consiglio direttivo della Comunità autonoma. Allo stesso modo, prepareranno una grande manifestazione che potrebbe svolgersi una settimana prima delle elezioni regionali e comunali del 28 maggio. Così lo hanno annunciato questa mattina i segretari generali di CC OO-RM e UGT-RM, rispettivamente Santiago Navarro e Antonio Jiménez, in una conferenza stampa, alla quale ha partecipato anche Miguel Ángel López Lozano, coordinatore dell’Area Pubblica. e segretario generale della Federazione CCOO dei servizi sanitari e socio-sanitari, e Antonio Martínez Peñaranda, segretario generale dei servizi pubblici UGT. Allo stesso modo, la celebrazione del Primo Maggio per la Giornata Internazionale del Lavoro darà particolare risalto alle rivendicazioni della giornata di 35 ore, che i due grandi sindacati di classe ritengono non vi siano scuse per non attuarla, sebbene altri sindacati come CSIF abbiano optato per di non fare fronte comune per il momento, mentre Unione Medici, Satse e Anpe in ambito sanitario ed educativo si sono impegnate ad applicare il provvedimento da settembre. Da CC OO e UGT fanno capire nonostante le loro richieste che sono disposti a parlare e che non stanno abbandonando la trattativa per raggiungere un accordo, anche se per il momento non è previsto alcun contatto.

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