Bolletta elettrica. / O. CAMORRO
Il Ministro Ribera esorta le imprese ad “accelerare” il passaggio alla tariffa regolata del gas senza escludere le modifiche proposte dal settore per risolvere il collo di bottiglia
Alle porte di un inverno le cui condizioni meteorologiche determineranno i consumi energetici in Spagna, l’autunno sta per concludersi con una minore domanda di gas ed elettricità tra abitazioni e aziende rispetto agli ultimi cinque anni. Nello specifico, i consumi di gas sono diminuiti tra il 19% e il 21% tra i mesi di agosto e novembre. Nel caso dell’elettricità, questo taglio dei consumi si è attestato al 7%, secondo gli ultimi dati forniti dal terzo vicepresidente e ministro per la Transizione ecologica, Teresa Ribera. Questa minore domanda di energia in Spagna – a cui si è contrapposto un notevole aumento delle esportazioni di gas ed elettricità verso la Francia, sfruttando il meccanismo iberico – non si spiega solo con l’impatto delle misure di risparmio nel piano elaborato dal Governo dopo la estate. Ribera ha ammesso la “difficoltà” di attribuire questa diminuzione solo al piano statale. Da un lato si spiega con i record di temperature meno gelide, che ci hanno permesso di non dover consumare tanto gas ed elettricità in queste settimane. Inoltre, una parte dell’industria ha modificato la propria produzione con interventi di efficientamento. Con questi record, il sistema del gas spagnolo dispone di riserve sufficienti per resistere a circa 55 giorni di consumo nazionale se l’arrivo di gas nell’Unione europea venisse interrotto bruscamente. Un “evento improbabile”, come ha indicato Teresa Ribera. Inoltre, l’applicazione del tetto iberico, la riduzione di tasse e oneri, nonché le misure di risparmio, hanno fatto sì che la bolletta elettrica media sia inferiore del 34% rispetto a quanto sarebbe stata negli ultimi mesi se il governo non avesse messo questi misure in atto. Ribera, che sta lavorando alla riforma della tariffa regolata dell’elettricità (Pvpc), ha chiesto alle società energetiche “agilità” per elaborare le massicce modifiche alla tariffa regolata del gas (tur). Ha persino definito “preziose” alcune misure richieste dal settore per accelerare questo processo. Tra l’altro, che le imprese del libero mercato possano fare questo cambiamento.