La figliastra della vittima del delitto di Abarán assicura che l’imputato “era in preda al panico”

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L’imputato Joaquín GV, accompagnato dal suo difensore, Pablo Martínez. / Javi carrión / agm

La sorella della donna colpita afferma che Joaquín G. è andato a casa sua in un’occasione per provare a mostrarle il suo pene

Alice NeraIl processo contro l’accusato di aver ucciso e tentato di violentare la prozia ad Abarán, 82 anni, è proseguito lunedì con le dichiarazioni di numerosi parenti. Joaquín GV, per il quale la Procura chiede il primo carcere permanente revisionabile della Regione, ha ascoltato nella seconda sessione di udienza le testimonianze di alcuni dei vicini alla vittima con i quali ha anche legami familiari. Uno dei primi testimoni a testimoniare è stata la sorella della vittima, una donna anziana che ha ricordato una visita che l’imputata, suo pronipote, fece a casa sua anni prima del delitto. “Voleva calarsi i pantaloni ma non gliel’ho permesso”, ha detto. “Gli ho dato una spinta ed è scappato”. Nella prima sessione del processo, l’imputato ha spiegato di essere “paranoico” che il suo pene era piccolo e di aver chiesto all’anziana, con la quale aveva uno stretto rapporto, di osservarlo, cosa che lei ha volontariamente accettato. Una storia che il testimone ha smentito questo lunedì. La donna ha assicurato che la loro relazione si era a malapena ridotta a salutarsi per strada. Ha anche osservato che a seguito di quell’episodio non ha mai più aperto la porta.

Difende la sua innocenza

La figliastra del defunto ha spiegato, da parte sua, di averle confessato, mesi prima del delitto, di subire “molestie” da parte di Joaquín. “Mi ha detto che gli ha detto se voleva scopare”, ha detto. «L’ho vista con vero panico. Ero fregato”. Nella prima sessione del processo, davanti alla giuria popolare che deciderà sul suo caso, Joaquín ha negato di aver posto fine alla vita della sua prozia, María Velandrino, e di aver tentato di aggredirla sessualmente. “Ho rispettato mia zia”, ​​ha sottolineato. “Non ho ucciso né violentato nessuno. Quello che mi stanno facendo è una sciocchezza”.

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