Bruce Springsteen rende omaggio agli artisti che hanno composto la colonna sonora della sua infanzia

Bruce Springsteen, in una recente esibizione a Los Angeles. / Mario Anzuoni / Reuters

“Solo i forti sopravvivono” include 15 classici soul e rhythm and blues

Antonio PaniaguaBruce Springsteen, una delle leggende più venerate del rock, rende omaggio nel suo ultimo album, “Solo i forti sopravvivono”, ai musicisti che hanno composto la colonna sonora della sua infanzia e giovinezza. Il disco include quindici versioni di classici soul e rhythm and blues che fanno parte del tradizionale libro di canzoni americano. Il nuovo lavoro si collega al tributo che Springsteen ha reso a Pete Seeger nell’album “We Shall Overcome: The Seeger Sessions”, che risale al 2006. “Only the strong survival” riunisce tesori del repertorio di etichette come Motown, Stax , Gamble and Huff, classici della musica nera che hanno determinato parte della carriera del cantante. In questa occasione, El Boss rinuncia a The E Street Band, fedeli compagni che soffrono di altri lavori, e opta per The E Street Horns e altri musicisti esperti. Gli artisti coperti includono Aretha Franklin (“Don’t play that song”), The Four Tops (“When she was my girl” e “Seven rooms of gloom”), Diana Ross & The Supremes (“Un giorno saremo insieme” ) e Le tentazioni (“Vorrei che piovesse”). «Volevo fare un album in cui canto solo. E quale musica migliore con cui lavorare se non il grande libro di canzoni americano degli anni ’60 e ’70?”, dice l’artista. Nelle sessioni di questo album ha registrato una cinquantina di versioni di classici della musica nera, uno sforzo che non passerà inosservato, perché il Boss ha deciso di pubblicare un seguito in data ancora da definire.

L’armatura ne uscirà illesa

L’ospite d’onore di quest’opera è Sam Moore, dei famosi Sam & Dave, la cui voce risuona nelle canzoni ‘Soul day’ e ‘I forget to be your lover’. Il brano che Bruce ha scelto per dare il nome all’album, che in una traduzione libera arriva a dire ‘Solo i forti sopravvivono’, è stato un successo che Jerry Butler pubblicò nel 1968 e che parla della volontà di dotarsi di una conchiglia per uscire indenne dalla trance dell’amore In certi momenti l’album è un’ode dolcemente malinconica agli amori tempestosi, come quella che contiene “What Becomes Of The Brokenhearted”, una canzone che Amy Winehouse avrebbe dovuto registrare prima di morire e che Springsteen canta nella versione che ha fatto Dave Stewart in 1980. A 73 anni, l’uomo del New Jersey può vantarsi di saper affascinare il pubblico con una voce che si distingue per morbidezza e buona inflessione. Anche il ridimensionamento degli alti è consentito su canzoni come “I Wish It Would Rain” di Phil Collins. Un merito non da poco per un depresso ricorrente che ha subito un intervento chirurgico alla colonna vertebrale, malattia che ha quasi messo fine alla sua carriera. ‘Only the strong survival’ è ora disponibile in doppio vinile, doppio vinile arancione, CD e digitale. È probabile che alcune sue canzoni verranno suonate nel tour europeo che Bruce Springsteen farà il prossimo anno e che partirà in Spagna, con doppia data il 28 e 30 aprile 2023 allo Stadio Olimpico di Barcellona.

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