Lutto nel mondo della cultura spagnola. Fernando Sánchez Dragó è morto all’età di 86 anni per arresto cardiaco nella sua residenza di Castilfrío de la Sierra, nella provincia di Soria. Sánchez Dragó è apparso su Twitter solo un’ora prima della notizia della sua morte. “Nano il gatto mi dice buongiorno. Sa che il segreto di quasi tutto è nella testa”, ha scritto nel suo account ufficiale sul social. Letteratura e polemiche hanno segnato la vita di Fernando Sánchez Dragó, scrittore, saggista, giornalista, presentatore e controverso attivista culturale. Autore di quasi un centinaio di libri tra romanzi e saggi, è stato anche corrispondente per vari media, conduttore di programmi televisivi e radiofonici dedicati alla cultura. ‘Gargoris e Habidis’, la sua ‘Magica storia di Spagna’, è stato il monumentale saggio che ha consacrato questo polemista che ha viaggiato dall’estrema sinistra all’estrema destra in politica e ha fatto della provocazione uno stile di vita. Personaggio eccessivo, iperbolico, verboso, si vantava di essersi creato e di ostentare un genere letterario: l’egografia, che consisteva “nello scrivere di sé tutto il tempo e presentarsi come il proprio personaggio letterario preferito”. Viaggiatore irredento, ha girato mezzo mondo fuggendo dal grigiore della Spagna franchista che ha combattuto. Padre di quattro figli con altrettante donne, le polemiche hanno fatto schizzare anche la sua vita amorosa e sentimentale. Come giornalista, è stato corrispondente e inviato speciale in paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America e ha collaborato con innumerevoli testate giornalistiche come editorialista. In televisione si è affermato con spettacoli come ‘Black on White’, ‘White Nights’, ‘Encounters with Letters’, ‘The World by Hunt’ o ‘Books with Uasabi’ ‘The Lighthouse of Alexandria’ o ‘Dragolandia’ sono alcuni dei i programmi che ha condotto su RTVE e altre televisioni pubbliche come Channel 9 o Telemadrid. Nato a Madrid nel 1936, Sánchez Dragó si è laureato in Filologia Romanza e Lingue Moderne (sezione italiana) ed è stato professore di Lingua, Letteratura e Storia spagnola presso università in Giappone, Senegal, Marocco e Kenya. Come scrittore ha coltivato la narrazione, la rassegna letteraria e la saggistica, pubblicando opere come ‘Gárgoris e Habidis. A magic history of Spain’ (Premio nazionale di letteratura nel 1979) o ‘La prueba del laberinto’ (Premio Planeta 1992), ‘Morti parallele’ (Premio Fernando Lara (2006) Ha anche meritato il Premio Castilla y León de las Letras (2022) ).
Notizie correlate
Tanto controversa quanto la sua carriera letteraria è stata la sua traiettoria politica, un lungo viaggio dall’estrema sinistra all’estrema destra. La sua incursione in politica avvenne nel 1993 quando chiese il voto per il Partito Popolare di José María Aznar. Anni dopo, nel 2018, dichiarò di essere d’accordo con il 90% del programma politico di Vox. Quest’anno è stato lui a proporre a Santiago Abascal la candidatura di Ramón Tamames nella mozione di censura contro Pedro Sánchez. Nel 2018 ha affermato di essere “d’accordo con il 90% del programma politico di Vox”. Quest’anno è stato lui a proporre a Santiago Abascal la candidatura di Ramón Tamames nella mozione di censura contro Pedro Sánchez.