Diverse donne che praticano la prostituzione aspettano in una strada / RC
Il testo che a breve sarà approvato dalla sessione plenaria del Congresso recepisce una formula giudiziaria urgente e di prezzo affinché le minori di 17 anni possano interrompere la gravidanza anche con l’opposizione dei genitori
Il Congresso ha schermato oggi il divieto in Spagna di qualsiasi pubblicità che favorisca o promuova la prostituzione. Lo ha fatto attraverso l’approvazione di un emendamento socialista alla nuova legge sull’aborto che modifica la Legge Generale sulla Pubblicità e dichiara espressamente che ogni pubblicità che “promuove la prostituzione” è illegale, in modo che sia l’autore che l’emittente possano essere perseguiti e puniti con pesanti multe e altre punizioni previste per le violazioni della regola. L’emendamento socialista, infatti, ricolloca la questione nei termini di interdizione totale ed espressa in cui era stata lasciata due mesi fa con l’entrata in vigore della legge ‘solo sì è sì’, che includeva la stessa modifica ora ratificata in legge sulla pubblicità. Il problema nasce perché il testo del disegno di legge sull’aborto che il Consiglio dei ministri ha approvato ad agosto e inviato al Congresso sosteneva l’illegalità di ogni pubblicità sessista, machista, che promuova la violenza contro le donne o i minori o che discrimini in base al sesso, alla razza, all’apparenza, alla sessualità orientamento o disabilità, ma soppresso, contrariamente ai criteri socialisti, lo slogan esplicito relativo alla prostituzione incluso nel “solo sì è sì”. Questa modifica è una di quelle che la Commissione Paritario del Congresso ha introdotto oggi nella futura legge, che ha lasciato chiuso il testo praticamente definitivo della norma, che tra pochi giorni sarà approvata dall’assemblea plenaria della Camera. È la legge che libera le ragazze di 16 e 17 anni dall’avere il permesso dei genitori di interrompere volontariamente la gravidanza, come imposto dal PP. La futura legge, che dovrà essere successivamente ratificata dal Senato, garantisce anche, tra le altre misure, l’interruzione volontaria di gravidanza negli ospedali pubblici vicini al luogo di residenza e la sussistenza di assenze per malattia dovute a norme invalidanti, impianta un congedo prenatale da settimana 39 e una convalescenza dopo l’aborto e assicura contraccettivi gratuiti di ultima generazione e la pillola del giorno dopo.
Cittadini e nazionalisti falliscono nel loro tentativo (attraverso l’emendamento) di rimuovere la persecuzione degli intermediari di maternità surrogata dal testo di questa legge
Altra importante modifica al testo di governo approvato oggi è quella che istituisce un procedimento giudiziario d’urgenza e valutato per risolvere i casi in cui una minore di 17 anni voglia interrompere volontariamente la gravidanza, ma non abbia l’autorizzazione dei genitori o del legale tutori, un permesso esplicito è essenziale per gli specialisti della salute per eseguire questo intervento. L’emendamento, promosso dal Psoe e da Unidos Podemos, indica che il conflitto sarà risolto da un giudice attraverso una procedura che “sarà urgente”. Il magistrato sarà obbligato a nominare un difensore giudiziale che garantisca i diritti e gli interessi del minore durante il procedimento e il pubblico ministero sarà obbligato ad intervenire nel procedimento.
Nessuna rappresaglia per nessuno
Il pacchetto di modifiche approvato prevede misure organizzative da parte dei presidi sanitari affinché i medici che non si oppongono all’esecuzione di aborti non possano essere relegati esclusivamente all’esecuzione di questo tipo di intervento e affinché nessun medico possa essere in alcun modo discriminato per essersi opposto o per non averlo eseguito . Parimenti, al testo originario si aggiunge il divieto per i medici che si oppongono di far parte delle commissioni mediche che decidono se sia indicata un’interruzione di gravidanza al di fuori del periodo volontario di 14 settimane di gestazione per rischio per la salute. della madre o malformazioni del feto.
L’emendamento che è stato tuttavia respinto, nonostante fosse sostenuto da Ciudadanos e dai nazionalisti di EH Bildu, PNV, JxCat o ERC, è quello che chiedeva di rimuovere dal testo della futura legge tutti i punti relativi alla maternità surrogata. La norma lo definisce “sfruttamento riproduttivo”, invita a campagne pubbliche per denunciarne l’illegalità in Spagna, considera illegale tutta la pubblicità da parte di aziende che commercializzano questi servizi e assumono surrogati all’estero e sollecita le autorità pubbliche a perseguirla e punirla . La cosa curiosa è che la formazione che ha reso impossibile il trionfo di questo emendamento, anche se il PP avesse votato a favore, è stata Vox, che ripudia in toto tutta la legge sull’aborto, ma respinge con altrettanta intensità questa pratica. Non solo la criminalizzazione della maternità surrogata rimarrà nella nuova legge sull’aborto, ma anche, a causa di un emendamento dei due partner del governo, gli organi preposti a monitorare e denunciare questa pubblicità illegale, in particolare alla delegazione governativa contro la violenza di genere, le donne istituti, la Procura e le associazioni e le ONG senza scopo di lucro che hanno come unico scopo la difesa degli interessi delle donne.