All’interno della Borsa di Madrid. / es
Il colosso tessile riceve il sostegno degli analisti nella settimana in cui presenta i suoi risultati
CLARA ALBA Madrid lunedì 12 settembre 2022, 18:19 La borsa spagnola fa un altro passo per riprendersi dal colpo subito a fine agosto. L’Ibex-35 avanza di oltre il 2% al termine di una sessione rialzista in Europa, grazie al pull mantenuto dalle banche e, soprattutto, a grandi valori legati al ciclo come le acciaierie o Inditex, protagonista assoluta della settimana prima di presentare i risultati mercoledì. Citigroup ha aggiornato la sua raccomandazione sul colosso tessile di “comprare”, con il suo target di prezzo aumentato da 21 a 25 euro per azione. In questo contesto, CaixaBank (+4,69%) ha guidato gli incrementi, seguita da Inditex (+4,24%), Santander (+4,06%) e Arcelormittal (+3,27%). Chiudono invece in ‘rosse’ solo Acciona Energy (-1,61%), Naturgy (-1,02%), Solaria (-1%) ed Enagás (-0,56%). Con il tiro dei grandi valori, la selettiva spagnola ha già incatenato quattro sessioni in rialzo e resta alle porte degli 8.200 punti, ma gli esperti consigliano di non tirare ancora le campane al volo. Dal dipartimento di analisi di Link Securities consigliano di essere cauti quando si aumentano le posizioni poiché “riteniamo che il recente buon comportamento dei mercati azionari occidentali sia un mero rimbalzo tecnico”. Inoltre, ricordano che man mano che ci avviciniamo al venerdì, sessione in cui a fine trimestre avverrà la quadrupla scadenza dei contratti derivati su azioni e su indici, «la volatilità dei mercati azionari aumenterà e il loro comportamento potrebbe essere qualcosa di irregolare”. Tutti gli occhi sono ora puntati sul rilascio dei dati sull’IPC statunitense per il mese di agosto. Gli investitori hanno cominciato a scontare il picco dei prezzi della prima potenza mondiale, anticipando la possibilità di un ribasso a livelli più vicini all’8%, dal 9,1% di giugno e dall’8,5% di luglio. Qualcosa che, d’altra parte, toglierebbe pressione alla Fed per i prossimi rialzi dei tassi di interesse. Tuttavia, il mercato sconta da settimane che la riunione di settembre porterà un nuovo aumento di 75 punti base. Nel mercato delle materie prime, invece, un barile di tipo Brent, riferimento in Europa, si attesta a 92 dollari, mentre l’americano West Texas è scambiato a 86 dollari.