Dimostrazione per chiedere al PSOE di non ritardare ulteriormente i tempi di elaborazione della legge trans / EFE
Il gruppo parlamentare socialista annuncerà gli emendamenti lunedì prossimo
Il gruppo parlamentare socialista ha appena chiarito l’ignoto: domani chiederà una proroga definitiva per la presentazione degli emendamenti alla legge trans. La proroga del termine per presentare proposte per modificare la norma che ha sostenuto la scorsa settimana ha fatto molta polvere, con la richiesta di Carla Antonelli di lasciare il PSOE, l’appello alle manifestazioni del collettivo trans e il disagio dei suoi partner di governo, United We Can, venuto a chiedere l’intervento dello stesso Presidente del Governo per sbloccare l’elaborazione della norma al Congresso dei Deputati. United We Can ha visto messo a repentaglio il suo obiettivo e l’impegno del governo che la norma potesse essere approvata entro la fine di quest’anno. Il collettivo trans, da parte sua, temeva che uno dei possibili emendamenti potesse includerne uno che mettesse in discussione il diritto all’autodeterminazione di genere. Il primo dubbio risolto dal Partito Socialista era relativo a quest’ultimo: i suoi emendamenti non toccherebbero il cuore della norma, l’autodeterminazione di genere, ovvero il diritto di cambiare il sesso registrato secondo l’identità di genere percepita, senza necessità a interventi chirurgici, trattamenti ormonali o referti medici di qualsiasi genere. Con questo, non è riuscito a rassicurare la comunità trans, che ha continuato con le sue proteste e affermazioni in modo che il PSOE non estendesse ulteriormente il periodo di elaborazione, e ha suscitato le femministe socialiste contrarie all’approvazione della norma.