L’effetto della calotta iberica si diluisce con il gas attraverso le nuvole

Subashi

Bolletta elettrica. /RC

L’attuazione del meccanismo evita che i prezzi dell’energia elettrica siano ancora più elevati, ma non provoca il calo della bolletta stimato dal Governo

José Maria cameriereTra le cause che spiegano questo aumento dei prezzi di giugno (10,2%, massimo in quasi quattro decenni) c’è il limitato impatto che ha avuto finora il lancio dell’eccezionalità iberica limitando il prezzo del gas per abbassare la bolletta dell’elettricità. L’inizio del cap è arrivato a metà mese, in un contesto internazionale segnato da nuove impennate del prezzo del gas, salito del 160% questo mese a circa 130 euro/Mwh. A fine maggio era di 80 euro/Mwh. Con questi incrementi, il compenso che dovrà essere corrisposto alle imprese che devono attivare gli impianti a ciclo combinato per coprire tutta la domanda, è superiore al previsto. In media è di 92 euro/MWh. Tale importo viene aggiunto al risultato giornaliero delle aste. E, alla fine, la media del mese ha superato i 218 euro/MWh, il 16,6% in più rispetto a maggio e il 162% in più rispetto a un anno fa. Giugno si è chiuso come il terzo mese più costoso della storia, superato solo da dicembre e marzo scorso, quando è scoppiata la guerra. Le condizioni energetiche europee non sono state delle migliori per l’applicazione del plafond a giugno, anche se le aspettative non sono incoraggianti nemmeno per le prossime settimane. Il contesto energetico è caratterizzato dalle minacce della Russia di tagliare il gas all’Europa, decisione che si ripercuote soprattutto sui Paesi dell’Est, fortemente dipendenti da questa materia prima. Nonostante le riserve siano in aumento per l’inverno, una decisione drastica di Putin potrebbe sfociare in restrizioni. E il mercato lo anticipa con nuovi rincari. Inoltre, la generazione sta costringendo alla riattivazione di una parte degli impianti a gas a ciclo combinato in Spagna per coprire tutta la domanda in un ambiente di scarsa produzione rinnovabile (il più economico) e con temperature elevate dovute alle ondate di caldo. Finora questo mese, il 27% dell’elettricità consumata proviene da cicli combinati, secondo gli ultimi dati di Red Eléctrica. Questa è la percentuale più alta fornita da queste strutture negli ultimi 15 anni per un mese intero. In alcuni giorni ha superato il 42%, ovvero quasi la metà della luce consumata nell’impianto. Questi valori superano di gran lunga il contributo dato fino ad oggi dai cicli gas, la cui media da inizio anno è stata del 17%. L’aumento dell’utilizzo di questi impianti è causato non solo dalle esigenze proprie del sistema (le rinnovabili rappresentano appena il 40% a giugno, contro il 55% medio dell’anno; e la centrale nucleare di Trillo è paralizzata da diverse settimane); ma anche per l’aumento della domanda di elettricità da parte della Francia. Infatti, le esportazioni di elettricità in Francia dalla Spagna sono salite ai massimi livelli dall’entrata in vigore del congedo iberico, il meccanismo per limitare il prezzo del gas naturale per l’elettricità e abbassare la bolletta dell’elettricità, il che significa che L’effetto della misura è ridotto aumentando il prezzo dell’elettricità in Spagna, come indicato lunedì dall’Associazione delle società elettriche (Aelec). Tale organizzazione sottolinea che dall’avvio del meccanismo, il 15 giugno, le interconnessioni con la Francia hanno operato alla massima capacità praticamente senza interruzioni, raggiungendo così la “massima saturazione in direzione export”, per via del prezzo della luce più economica del mercato Sistema elettrico spagnolo per misura. Aelec prevede che queste borse elettriche saliranno alle stelle fino a un massimo di circa 25 terawattora (TWh) all’anno, circa il 10% della domanda in Spagna, quintuplicando così i 5-6 TWh a cui ammontava fino ad ora.

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